(Copyright: Maggiore Enrico Maddalena di UNUCI Avezzano)

Capitolo terzo: Le tecniche e le strategie di movimento sul terreno

Linee conduttrici e linee d'arresto:

Per raggiungere un punto di controllo, occorre individuare degli elementi lineari da seguire, elementi che vengono detti "linee conduttrici". Un percorso che porta al punto mediante una rete di strade e sentieri, è un percorso banale: occorre solo stare attenti ad ogni incrocio alla direzione da prendere. Nella maggior parte dei casi si scelgono punti lontani da strade, perchè impegnano maggiormente nella lettura della carta e mettono alla prova le capacità di orientamento.

Pur se il controllo è lontano da vie di comunicazione, possiamo individuare sulla mappa altre innumerevoli "vie" che ci portano ad esso. Si tratta di elementi lineari chiari sulla carta e ben individuabili sul terreno.

Sono ottime linee conduttrici:

i corsi d'acqua

le linee elettriche

i muretti

le recinzioni

i limiti di vegetazione (il limite di un bosco, per esempio)

gli allineamenti rocciosi

le scarpate

gli avvallamenti

Basta individuare le linee conduttrici da seguire ed esse ci porteranno velocemente alla meta.

Nell'esempio in figura, raggiungere il ceppo all'interno del bosco, è molto semplice. Basta seguire l'avvallamento che, dall'ansa della strada, procede netto in direzione NE; non possiamo sbagliare.

Lungo la corsa, incontreremo degli elementi topografici particolari che ci informeranno via via della posizione: una grossa depressione adiacente alla strada, poi una piccola depressione, due piccole radure, una radura allungata nella stessa direzione dell'avvallamento, con sottobosco nella seconda metà e quindi, appena sul fianco destro dell'avvallamento, il ceppo.

Tutti questi elementi che incontriamo lungo la linea conduttrice dell'avvallamento, si definiscono elementi d'arresto (o linee d'arresto se sono elementi lineari come sentieri, linee elettriche, limiti di vegetazione ecc.). Essi sono importanti perchè ci informano sulla posizione e ci permettono di giungere senza esitazione al punto, impedendoci di fermarci troppo presto o andare oltre.

Provate ora ad individuare le linee conduttrici migliori per raggiungere, dall'incrocio di strade, il punto di controllo situato sull'altura.

La mia risposta è più giù:

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Seguite il limite di vegetazione sul lato nord della macchia di bosco (bianco). Attraversato il corso d'acqua, seguite la direzione della roccia per raggiungere la parete rocciosa che si distende in direzione Est-Ovest. Il culmine dell'altura si trova sul bordo Sud, verso il termine Ovest (conviene portarsi subito sul bordo sud, aggirando la roccia all'inizio, poichè da Nord potrebbe essere invalicabile e perderemmo del tempo essendo costretti ad aggirarla ad Ovest per tornare poi verso Est).

Il punto d'attacco:

Il punto d'attacco è un particolare topografico chiaro e facilmente raggiungibile, quanto più prossimo alla lanterna. L'orientista, individuato un adatto punto d'attacco, lo raggiunge velocemente. Da qui, mediante un orientamento di precisione, raggiunge la lanterna.La ricerca del punto viene così suddivisa in due fasi:

orientamento grossolano: si corre su chiare linee conduttrici fino al punto d'attacco;

orientamento fine: dal punto d'attacco, si raggiunge il controllo con una più attenta lettura della carta, facendo magari uso di bussola e doppi passi.

Cartina in alto: dal punto 8 dobbiamo raggiungere il punto 9 (grosso masso nel bosco).

Orientamento grossolano: correre in direzione NW seguendo il limite di bosco (giallo=terreno aperto; bianco=bosco), costeggiando la depressione, fino a raggiungere il sentiero. Seguirlo fino all'incorcio. Quest'ultimo rappresenta il punto d'attacco.

Orientamento fine: dal punto d'attacco, prendere la direzione con la bussola e stimare la distanza da percorrere. Osservando le curve di livello, si vede che il masso è più o meno alla stessa quota del punto d'attacco. Non possiamo mancarlo.

Il controllo dell'azimut:

Dobbiamo raggiungere il punto di controllo n. 10 (depressione). Ci troviamo sulla strada (linea nera) e vediamo alla nostra destra una depressione. Ci sorge un dubbio: "Mi trovo presso il controllo 10, oppure la depressione che vedo è quella più a Nord (sotto la lettera a nella figura)?".

A parte altre considerazioni, come il diverso andamento del terreno, il controllo della direzione del tratto di strada è sufficiente a dirimere il dubbio. Infatti, in prossimità della 10 la strada ha andamento NW-SE e sulla bussola leggeremo un azimut di 330°, mentre accanto alla depressione in a, l'andamento è quasi E-W è l'azimut è pari a circa 285°.

La deviazione controllata:

Abbiamo raggiunto finalmente il punto 10 ed ora dobbiamo raggiungere l'undicesimo punto di controllo che è in una piccola radura (stessa immagine precedente). Nell'ultima gara UNUCI, dei concorrenti hanno seguito la direzione con la bussola, passando sulla destra del punto (nel bosco è facile deviare dalla rotta) e sono finiti in una radura molto più avani, perdendo più di mezz'ora.

La giusta tattica è quella di deviare di proposito, puntando alla più ampia radura alla sinistra del punto. Date le maggiori dimensioni (circa il triplo), è impossibile mancarla. Oltretutto, si attraversa un tratto di bosco pulito, mentre la rotta diretta alla 11 attraversa un tratto di terreno coperto da fitta vegetazione che rallenta notevolmente la corsa.

Dall'ampia radura, è un gioco da ragazzi raggiungere sulla destra la piccola, ove è situato il punto di controllo n. 11.