L'importanza, il messaggio, la solennità, la nascita dei Monumenti ai Caduti
In Italia la realizzazione dei Monumenti ai Caduti iniziò subito dopo la Prima Guerra Mondiale, quando la Patria sentì l'esigenza di manifestare il lutto e di ricordare gli oltre 9.000 caduti in quella che per noi fu la "Quarta Guerra di Indipendenza".
Già nell'ottocento, comunque, dopo l'unità d'Italia, si eressero alcuni monumenti ed altrettante lapidi poste agli ingressi di edifici pubblici.
Come non ricordare coloro che, in combattimento, persero la vita per l'unità, la libertà e indipendenza dell'Italia? Come non pensare alle mamme, ai padri, alle mogli, ai figli, alle fidanzate che lasciarono con il cuore infranto? Come non lavorare per le migliori sorti del nostro Stato, costruito anche e soprattutto con la morte dei nostri compatrioti?
È possibile addebitare ai combattenti gli eventuali errori di una guerra?
I militari sono gli "operai" dello Stato. Eventuali errori nelle dichiarazioni belliche sono da addebitare solo ed esclusivamente ai governi e ai politici di tutti i tempi.
Il 4 agosto del 1999, nella trasmissione televisiva "Fratelli d'Italia" (RAI-1), fu intervistato il cardinale Ersilio TONINI. Il conduttore, a mo di provocazione, chiese all'inestimabile presule il suo pensiero su guerre giuste e guerre ingiuste. Il cardinale rispose così: E’ certo che nella tradizione cristiana c’è un principio fissato che è irrinunciabile, il principio della legittima difesa. Ognuno è liberissimo di fronte al rischio di morte di lasciarsi ammazzare. Ma se è padre, ha la responsabilità dei suoi figli e se gli minacciano i figli, ha il dovere di difendere la vita dei figli, naturalmente commisurando la difesa alla minaccia. Quello che vale per la persona, si estende anche alla società.
Se potessimo ascoltare il messaggio dei nostri Caduti, cosa ci sentiremmo dire?
Penso che ci direbbero: "Amate la Patria, impegnatevi per le migliori sorti dell'Italia ed evitate le guerre che sono, sempre e comunque, l'ultima spiaggia per risolvere le ostilità fra i popoli". "Lavorate per la PACE, per la pace in Italia e per la pace fra tutti i popoli".
Sì, senz'altro, gli insegnamenti che dobbiamo percepire nell'accostarci ai Monumenti ai Caduti sono l'amor patrio e la pace fra i popoli.
Ricordo quando il Ten. Colonnello Lucio De Flammineis, nobile e simpaticissima persona, presidente della Sezione UNUCI di Pescara dal 1982 al 1991 (anno del suo decesso), lacrimava nel ricordare l'epigrafe scolpita nel "Sacrario militare italiano di El Alamein": "Mancò la fortuna non il valore".
Era uno dei superstiti nella gloriosa battaglia di El Alamein.
Collegandomi a vari "siti internet" ho letto le seguenti epigrafi che mi hanno colpito:
Monumento ai Caduti Cerreto Alpi
Lapide sinistra: "Alla Memoria dei suoi figli più belli - che per la grandezza della patria immortale consumarono il sacrificio più supremo. Cerreto Pose".
Lapide destra: " Ricevi signore nella luce perpetua i tuoi figli sacrificati nella guerra 1940 - 1945."
Sacrario di Redipuglia
ONORE E GLORIA A QUESTI EROI DAL CORAGGIO DA LEONI CHE ANNO COMBATTUTO PER UN IDEALE PER UNIRE LA PATRIA E HANNO DATO LA VITA COME SI DAREBBE ALLA MADRE NOI FASCISTI SEGUIREMO IL VOSTRO ESEMPIO VIVA LA PATRIA VIVA L'ITALIA ONORE AI CADUTI NOI NON POSSIAMO DIMENTICARE.
L'animo umano desidera i beni perduti, e tutto si volge ai ricordi del passato; per questo il tempo, passa, non ritorna e tutto cancella... ma del tutto resta il ricordo attraverso la memoria scolpita, tesoro e custode di ogni cosa! La vita, infatti, per essere capita appieno, deve contenere i resti del passato e volgere uno sguardo all’avvenire in ogni attimo del fuggevole presente; il lavoro quotidiano deve perciò essere compiuto per ricordare il passato e tramandarlo ai posteri.
AI FIGLI MAGNANIMI
CHE MORENDO PER LA PATRIA
ASCESERO NEI CIELI DELLA GLORIA
LA TERRA NATIA FIERA E GRATA
MCMXXIV
SU QUESTA PIETRA
LA TERRRA NATALE
MEMORE E RICONOSCENTE
INCIDE IL NOME DEI SUOI FIGLI DILETTI
CADUTI PER LA PATRIA
GLORIFICANDOLI NEL TEMPO
PER FASTIGIO DI STORIA
OLOCAUSTO EROICO
DELLA GRANDEZZA NAZIONALE
MCMXV - MCMXVIII
Il tributo ai figli di 30 caduti sul nostro fronte mentre combatterono strenuamente, difensori di giustizia e assertori di civiltà. Riposino in compagnia della gloria e siano di esempio per la costruzione delle opere di pace.
«Bellissima parola che nasce dal cuore,/ ma molto spesso dall’uomo dimenticata./ Pace?/ Per un mondo migliore,/ per bambini di ogni nazione/ che stretti per mano/ sappiano costruire un futuro/ senza violenza./ Pace.../ Perché non ci siano mai più/ discriminazioni di razza, di religione/ e di cultura./ Pace/ parola cortissima/ con un significato molto grande,/ che ognuno di noi deve sapere insegnare/ e come un bene tramandare». (Maria Airaudo)
MILITIBUS QUINQUAGINTA / IN OPPIDO COSSINEANI NATIS / QUI BELLO EUROPAEO EXARDESCENTE / PRO ITALIAE FINIBUS ET GENTIUM LIBERTATE / DIMICANTES ROMANA VIRTUTE / HEROUM INSTAR OCCUBUERUNT / PATRIAE NON PERITURUS AMOR / POPULORUM HONOR AETERNUS
(che così può tradursi: “Ai cinquanta soldati / nati nel paese di Cossignano / i quali, mentre divampava la guerra europea / combattendo con romano valore / per i confini d’Italia e per l’indipendenza delle nazioni / caddero da eroi, / la riconoscenza imperitura della Patria, / l’onore eterno dei popoli”).
Figli di questa calda terra, accorsi fidenti e baldi al grido della Patria invocante, sull'Alpe nevosa e sui mari caddero, null'altro bramando, che vivere ancora nel memore affetto dell'amata terra cui il destino contese di dar loro pace e riposo. MDCCCCXXII
PERCHÉ RIMANGA
SCOLPITO NEI CUORI COME NEL MARMO
IL RICORDO DEL SACRIFICIO DEI GENEROSI
CHE CADENDO
RESERO NUOVAMENTE LIBERA
LA PATRIA
I REDUCI POSERO
27 LUGLIO 1946
Ho pensato, quindi, che nel nostro sito fosse doveroso riportare le fotografie dei Monumenti ai Caduti del nostro comprensorio (la Marsica) con i nominativi dei Caduti. Mio fratello Enrico (Webmaster del sito – Maggiore TRAMAT) provvederà, come sempre, al costante aggiornamento.
Auspico nella collaborazione delle Amministrazioni civiche dei 37 Comuni marsicani e dei nostri associati residenti nella "Terra dei Marsi", per completare il lavoro iniziato.
È ovvio che eventuali monumenti istiganti alla guerra non troveranno spazio nel nostro sito.
"Onori agli Italiani Caduti in tutte le guerre e nelle Missioni di Pace"
"Onori ai Caduti di tutte le patrie del mondo"
IL PRESIDENTE
(1° Capitano Floriano Maddalena)