Soldato caduto
di Renzo Pezzani
Nessuno,
forse sa più
perché sei sepolto lassù
nel camposanto sperduto
sull’alpe, soldato caduto.
Nessuno sa
più chi tu sia,
soldato di fanteria,
coperto di erbe e di terra,
vestito del saio di guerra,
l’elmetto sulle ventitré.
Nessuno ricorda
perché
posata la vanga, il badile,
portando a tracolla il fucile,
salivi sull’alpe, salivi,
cantavi e di piombo morivi,
ed altri moriron con te.
Ed ora sei
tutto di Dio,
il sole, la pioggia, l’oblio
t’han tolto anche il nome d’in fronte
non sei che una croce sul monte
che dura nei turbini tace
custode di gloria e di pace.